Mal di schiena.


Secondo varie fonti 12 milioni di italiani soffrono di mal di schiena. Sono veramente tanti, un quinto della popolazione, statisticamente distribuito in tutte le fasce d’età, anche se sappiamo benissimo che in certi periodi della vita questa incidenza è pressoché nulla.

“Mal di schiena” può essere tante cose Può colpire una vasta zona del nostro corpo, a partire dal collo fino alla zona lombare.

Le cause principali, si legge, sono problemi di postura, movimenti ed abitudini sbagliate, traumi, sforzi eccessivi, mancanza di movimento ed attività fisica, sedentarietà, sovrappeso, stress, lesioni artrosiche, ecc.

Cosa fare, allora?

Recentemente ho letto un articolo di una nota rivista a larga diffusione che consiglia un professionista della salute a seconda della localizzazione del dolore: ecco allora che qui è meglio l’agopuntore, lì è meglio il chiropratico, là va bene l’osteopata, in questi casi è meglio il fisioterapista, ortopedico non pervenuto.

Sono sicuramente tutte figure competenti, idonee e qualificate per questo tipo di sofferenza, ma ne è stata data l’indicazione per dei trattamenti atti a togliere, o meglio, ad alleviare, il sintomo dolore. Nessuna informazione su come rimuoverne le cause.

Sono sicuro che ognuna di queste figure può rimuovere la causa indipendentemente dalla localizzazione del dolore.

Eh sì, il problema vero è rimuovere la causa, non il sintomo. Tolta la causa, si ripristina la funzione e, “per magia”, si torna alla salute. Tale processo va sicuramente aiutato con trattamenti e terapie opportune, che non saranno, però, infinite.

Quali sono le cause vere? O meglio, quali sono le cause di quelle che sono ritenute le cause?

Sicuramente nelle sofferenze muscolari la postura ha un ruolo fondamentale! Mi piace qui ricordare, quale e quanta sia l’influenza di una corretta occlusione dentale e di una congrua dimensione verticale in bocca sulla postura proprio perché una sofferenza in queste funzioni crea adattamenti in compensazione lungo la colonna vertebrale con modifica delle sue curvature e grosse sofferenze sia del tratto cervicale che, soprattutto, del tratto lombare. Ciò provoca uno spostamento della lordosi verso il basso e un sovraccarico funzionale delle ultime vertebre lombari e della prima sacrale (L4,L5,S1); zona dove, guarda caso, si creano le ernie lombari.

Queste forme di compensazione possono essere anche conseguenza di alterata funzione di deglutizione, di non corretta respirazione, di alterati meccanismi e sincronismi di deambulazione.

Alcune tipologie di mal di schiena sono poi manifestazione di sofferenza d’organo. Dolori interscapolari, tra la nona e la dodicesima vertebra toracica, sono spesso legati a sofferenza epatica o della colecisti. E’ lì che bisogna intervenire, sapendo che la causa può essere chimico-funzionale od, anche, emotiva.

Una sofferenza intestinale può creare mal di schiena proprio perché gli organi interni sono collegati alla parete posteriore muscolare del tronco con dei legamenti che creano tensioni e, proprio per questo, si manifesta sul dorso col dolore.

La presenza di calcolosi renale provoca mal di schiena e, in caso di colica, dolori fortissimi. E’ vero, bisogna rimuovere i calcoli, ma perché si sono formati? Cosa ne dite di rivedere le abitudini alimentari?

Spesso è un problema di acidosi metabolica che provoca spasmo muscolare, crampi, alterazione della contrattilità dei muscoli e stanchezza diffusa. Da dove derivano questi acidi? Ancora una volta da alimentazione scorretta, cattive emozioni, stress.

Si potrebbe andare avanti ancora ma il mio vuole essere solo uno spunto di riflessione: del resto, è solo “mal di schiena”!

Valete! A presto,

Fausto