Sei forte come una quercia!


La quercia è un albero bellissimo, segno di eleganza, solidità e forza. Non è un caso che spesso si ricorra all’espressione “sei forte come una quercia” per esprimere la grande stabilità sia fisica che emotiva di una persona.

Quercia, in inglese oak, è anche uno dei Rimedi floreali di Bach ed è legata proprio al potenziale della forza e della tenacia.

La persona Oak ha tutte le caratteristiche per vincere nella vita: forte resistenza, tenacia fuori dal comune, grande forza di volontà, coraggio, fedeltà al dovere, speranza incrollabile, alti ideali, principi, valori.

Gli individui Oak tendono ad aiutare spontaneamente le persone, sono molto attenti alle esigenze degli altri, sanno ascoltare e dire la parola giusta al momento giusto, sono accoglienti e donano protezione e sicurezza.

Il rischio, però, è dietro l’angolo, perchè queste  qualità possono diventare una vera prigione. Si continua a lavorare spinti dal dovere, si porta su di se’ il peso degli altri, si ignora il bisogno naturale di riposo senza comunque mai mostrare la propria stanchezza. Si comincia, cioè, a fare le cose perchè “si deve” e non perchè “si vuole”, per libera scelta, e si resta intrappolati.

Ecco allora il bisogno di volersi bene, di riposarsi, di concedersi un po’ di tempo, di voler bene a se stessi almeno quanto si vuole bene agli altri.

Spesso queste persone corrispondono molto anche a un “nosode” omeopatico: Carcinosinum.

Cacinosinum è il bravo bambino, solitamente il primogenito, che ha avuto un’educazione piena di amorevoli attenzioni ma rigida e severa. Crescendo tende ad assecondare le apettative che gli altri ripongono su di lui, è sensibile, ben educato, si impegna molto ed ha un alto senso del dovere che però lo porta a non essere mai bambino fino in fondo perchè anche da piccolo è “l’ometto”.

Tutto questo lo porta a perdere quella giocosità e quella spensieratezza proprie dei bambini pur avendo una sensibilità fuori dal comune. E, nel tempo, per compiacere agli altri,  crea la tendenza a mettere il prossimo in primo piano rispetto a se stesso, rinunciando, talvolta, a soddisfare quelli che sono i suoi desideri e i suoi bisogni.

Come mantenere equilibrio e armonia? Prendendo come esempio il cuore.

Il cuore è l’organo che pompa il sangue e lo da agli altri organi. A chi lo da per primo? Prima irrora se stesso e solo dopo è in grado  di darlo agli altri.

Così deve fare l’uomo. Dare da mangiare prima a se stesso per poter poi dare agli altri cibo di qualità. Se non siamo in armonia e salute anche le nostre azioni ne risentono e perdono di efficacia e qualità.

Valete! A presto,

Fausto